Questa settimana è stato scelto il nuovo logo che deve identificare la città di Bologna. Si tratta di un progetto ambizioso che è riuscito, nonostante il suo enigmatico significato, a convincere i giudici, che hanno premiato l’intero pacchetto creativo presentato da Matteo Bartoli e Michele Pastore.
Il logo nasce dall’idea di un generatore grafico / alfabetico. Ad una determinata parola corrisponderà un simbolo generato dalle lettere alfabetiche associate a dei simboli vettoriali che raffigurano elementi legati alla cultura bolognese.
Alcuni termini e i loro simboli associati fanno parte della campagna “è Bologna” che invita i cittadini a provare il sito www.ebologna.it per manifestare il proprio pensiero e legare un termine a Bologna.
Tra i loghi partecipanti, che potete vedere in successione in quest altro video, ve ne sono diversi di ottima fattura. Non deve essere stata semplice la decisione presa dai giudici davanti alla scelta di loghi più tradizionali e quella di una concezione astratta, più che un vero marchio.
Sono più di 500 i loghi partecipanti
Tutto bene fino a…
…quando gli utenti esprimono il proprio parere, e senza stare li molto a domandarsi su significati criptici e filosofici del simbolo, l’80% mediamente di chi partecipa ai sondaggi boccia il logo. C’è sempre da considerare che sono maggiormente intenzionati a votare chi la pensa negativamente, ma il distacco è netto.
E probabilmente la gran parte si sarà soffermata a valutare l’elemento grafico, non lo studio il lavoro preliminare che ha portato a questa scelta.
Ma forse perché gli è stato semplicemente chiesto di valutare un marchio e non una storia un idea un concetto.