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Un sito veloce per Google

Tra le variabili che un motore di ricerca non può sottovalutare per decidere l’ordine di una serp, c’è la velocità di accesso alle pagine dei nostri siti web. Se proviamo a fare l’esercizio di metterci dalla parte del motore di ricerca, ci viene semplice pensare il perchè sia necessario tenere in considerazione questo dato. La lentezza che un “cercatore” potrebbe notare sui risultati di Google se avvertita più volte potrebbe indurre l’utente a pensare che sia Google stesso ad avere problemi di velocità e a Google non piacerebbe. Quindi l’arma che Google ha per contrastare queste situazioni è di premiare, nell’eventualità di due siti a pari punteggio, quello che offre una migliore velocità di accesso.un-sito-veloce-per-google

Ma cosa decreta una migliore velocità di accesso?

Sono due fattori fondamentali che influiscono nella velocità di un sito:

La velocità del server su cui è appoggiato il nostro sito.

Un server lento o che troppo spesso è down sicuramente non giova al nostro sito, il passaggio dello spider registra oltre ad i nostri contenuti anche le prestazioni e l’affidabilità. Ci tengo a precisare che non esiste il server perfetto ed anche questo Google lo tiene presente. Saltuariamente un Down dio un server di qualche decina di minuti è sicuramente tollerato, anche perchè se ci fate caso a chi garantisce un uptime del 99% all’anno significa che potrebbe stare spento, senza dovervi risarcire, per più 3 giorni all’anno (fatevi i conti).
statistiche-velocita

La fluidità del nostro codice.

Un codice che non impegna troppo lo spider nell’archiviare le pagina, è un altro fattore preso in considerazione da Google. A determinare la lentezza di una pagina possono essere immagini, JavaScript pesanti o anche una struttura del codice HTML o CSS non perfetta, ed altro ancora. Ad aiutarci a capire se il nostro sito ha qualche pecca di troppo è Google stesso grazie ad Page Speed da associare a Firebug per Firefox.
I risultati sono molto interessanti e possono aiutare ad ottimizzare tantissimo le nostre pagine web.errori-html

6 commenti su “Un sito veloce per Google”

  1. Belli questi discorsi… ma mi piace pensare sempre che prima di tutto vengano gli umani e poi i robot. Mi spiego: quando realizzo un sito non lo faccio per essere indicizzato da Google ma per essere un documento utile ed interessante per un visitatore. Un sito è giusto che sia veloce ma non per l’ottica SEO, ma semplicemente perché un visitatore può annoiarsi ad aspettare decine di secondi per navigare tra una pagina e l’altra. Tutti gli altri bei discorsi vengono dopo. E’ vero che Google adotta questa politica, ma è giusto far capire che *è importante fare siti veloci perché tutti capiamo quanto sia snervante fare una domanda e ricevere una risposta giorni dopo!*.
    Ciao (e auguri),
    Emanuele

  2. ciao, una critica costruttiva al tuo articolo:
    ci sono due parametri che Google rileva che riguardano la velocità e che puoi leggere nei webmaster tools:

    il primo è la velocità di scaricamento delle tue pagine dal punto di vista di Google che puoi trovare in Diagnostica – Statistiche Scansione – Tempo Trascorso per il Download di una Pagina. Questo grafico rappresenta la velocità con cui Google (meglio dire Googlebot) scarica il tuo sito.

    il secondo è la velocità come viene percepita dai tuoi navigatori, ed è il grafico che riporti nel tuo articolo. questo lo trovi sempre in webmaster tools, Funzioni Sperimentali – Prestazioni del Sito. Questo grafico rappresenta invece la velocità “end-to end” e cioè come viene percepita dai tuoi navigatori. Come fa Google ad avere questi dati? Google raccoglie questi dati dalle sue toolbar installate sui browser che hanno la funzionalità di PageRank attiva.

    La prima considerazione è che i dati che usa Google per costruire quel grafico dipendono non solo dai parametri che hai citato tu ma anche dalla velocità di connessione del tuo visitatore (con toolbar attiva e configurata con PageRank) che se per esempio usa una connessione lenta tende ad alzarti i tempi medi che Google registra.

    La seconda considerazione è che se vuoi giudicare l’insieme dei fattori “lato server” dal punto di vista di Google è meglio che valuti i dati della sezione Diagnostica-Statistiche-Tempo

    La terza considerazione è che Matt Cuts di Google in una intervista ha dichiarato che un sito “potrà ottenere” dei benefici sul posizionamento solo se è più veloce, ma non sono previste penalizzazioni in caso di maggiore lentezza.

    la quarta considerazione è che Google predica bene ma razzola male: se guardi con attenzione i suggerimenti di Page Speed ti accorgerai che (se usi Google Analytics) le indicazioni riguardano anche gli stessi script di Google Analytics oppure se usi Blogger (di proprietà di Google) le indicazioni riguardano anche gli script di Blogger

    per concludere: ok le raccomandazioni di Google ma vanno sempre prese con le pinze

  3. @Mauro, Emanuele
    Entrambi le vostre considerazioni aggiungono spunti interessanti.
    Concordo che non si debba costruire un sito per un motore di ricerca, va data una controllatina.
    Gli errori di Google “Page speed” in alcuni casi sono dal mio punto di vista impossibili da sistemare, lui non adora class e ID CSS annidati tipo:
    .class01 .class02 span {…}
    La comodità di utilizzare forme di compilazione del genere va di sicuro oltre alla necessità di stare alle regole di Google 😉
    (buone feste a anche a voi)

  4. Secondo me questa nuova mania per la velocità è stata interpretata male, nel senso che la velocità di caricamento di un sito è dato da una serie di fattori che hanno a che vedere con la qualità in generale del sito. Ad esempio quanti css e javascript potrebbero essere scritti meglio in modo da renderli più leggeri?? E sono proprio necessarie tutte quelle immagini: non sartebbe meglio utilizzare CSS sprite e vogliamo parlare di codice html scritto con i cms maggiormente diffusi…Isomma sembra proprio che Mister G voglia far fare un passo ulteriore al web, dal dilettantismo diffuso ad una crescita professionale a 360 gradi dei webmaster che non possono più permettersi alcune licenze..Ed il sistema migliore che ha trovato è di andare a colpire gli effetti degli errori e delle trascuratezze dei webmaster: la velocità di caricamento.

  5. Aruba è strafantastica non a caso in pochi anni ha raggiunto tali livelli senza considerare la preziosa consulenza telefonica pre e post vendita in italiano

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